tante belle cose

Sotto i nostri occhi passano ogni giorno moltitudini di "cose" belle e "cose" brutte.
Mi piacerebbe commentare e portare all' attenzione di ipotetici lettori alcune di queste "cose" che hanno catturato la mia attenzione, attenendomi principalmente al campo del design e della comunicazione; il tutto sotto il segno dell' onnipotente "secondo me".

lunedì 18 gennaio 2010

Il marketing degli atei


Conosciamo ormai tutti questa grafica; si tratta di un messaggio che gli atei si sono prodigati ad espandere a tappeto per le nostre città, come un atto di guerrilla marketing.
Non so che idea vi siete fatti della cosa; certamente alcuni avranno inneggiato a codesti personaggi come dei geni.
Io dico che le cose geniali sono ben altre.

In definitiva, questi atei, che a quanto pare sembrano fregarsene di Dio e di ogni religione, sono in realtà dei fanatici religiosi ad ogni effetto: fanatici della loro "non-religione" e ne sono pure inconsapevoli a quanto pare.
Avete mai visto in giro cartelloni con su scritto: "Credete in Dio che è il migliore" oppure: "Non fatevi fregare da Dio, credete in Buddha che fa il 5% di sconto" o simili?
Io no; questo perchè chi crede non ha bisogno probabilmente di fare della pubblicità.
Allo stesso modo chi non crede o chi ha un idea sua delle cose, come me, non ha nessuna necessità di spingere chi crede a non credere o viceversa; non ha nessuna necessità di gridare in giro che Dio non esiste.
Chi non crede in Dio se ne frega semplicemente di Dio, non ne parla, non lo considera, non crea azioni di marketing per denigrarlo o per influenzare la gente.
Chi crede in Dio invece non sarà minimamente toccato da un cartellone pubblicitario.

Insomma stè pubblicità a chi sono rivolte? C'è veramente il bisogno che qualcuno arrivi a spiegarci come non credere a Dio? O che venga a dirci in cosa dobbiamo credere?

Bah io non penso, io penso che la maggior parte della gente non ha bisogno di ciò, la gente ha le proprie idee e non le cambia perchè qualcuno glie lo dice su un manifesto, la gente ha ben altro da fare durante il giorno che dare retta a novelli santoni-guaritori.

Quella degli atei è una pura operazione di fanatismo religioso associata ad un marketing ben pensato per fare rumore; per avere i riflettori puntati su di loro; in questo direi che ha funzionato, ma il contenuto è tanto inutile quanto un controsenso e lascerà il tempo che trova.

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Informazioni personali

Genova, Italy
Elia Gardella, dottore in disegno industriale, fonda il marchio del cavallo-gallina nel 2006. Attualmente lavora come graphic/motion designer freelance a Genova e collabora con professionisti della zona.